8 aprile 2020 ore 11.00
Miglioramento della qualità della vita, del benessere in azienda, di produttività e motivazione… Se l’argomento è il welfare aziendale, i lavoratori italiani non sembrano incontrare particolari difficoltà nell’individuarne gli aspetti positivi.
Lungi dall’essere un mero strumento per ottenere sgravi fiscali, il welfare aziendale si presenta con sempre maggior chiarezza come leva strategica per la gestione e lo sviluppo delle HR, come pratica win-win in grado di rispondere alle esigenze di work-life balance e sviluppo della professionalità proprie dei lavoratori, e agli obiettivi di crescita, produttività e competitività delle organizzazioni.
Inaz e Gruppo Activa ci spiegheranno come i piani di welfare aziendale possano migliorare la qualità del lavoro e della vita di dipendenti e collaboratori, contribuendo contemporaneamente al rafforzamento del brand, e come sia possibile identificare in essi un fattore di innovazione sociale per tutti gli stakeholder.
Saranno con noi Pietro Spreafico - CEO Timeswapp e Diletta Rosati Responsabile Welfare – Network Contacts (Gruppo Activa)
Oggi Network Contacts è tra le più importanti società di Business Process Outsourcing con circa 4.000 dipendenti, dieci anni fa era un piccolo contact center di 40 persone. La storia della sua trasformazione e del cambiamento delle lavoratrici e dei lavoratori coincide con la storia delle evoluzioni delle strategie e delle attività di Welfare secondo una parabola controintuitiva: all'inizio la realizzazione di attività collettive, come l'asilo nido, e alla fine la concentrazione su servizi ad personam, seppur in un pluralismo di attività che si sono consolidate nel tempo. L'intervento si focalizzerà sull'evoluzione di tre pilastri: Strategie: da un approccio relazionale basato sull'empatia personale a un sistema di conoscenze fondato sulla riorganizzazione interna e il coinvolgimento di esperti fino all'uso dei dati e alla sperimentazione di un welfare "granulare" Obiettivi: dalla soddisfazione di bisogni personali alla realizzazione di un purpose capace di riflettere il senso della comunità e la nuova sensibilità per la sostenibilità. Replicabilità: in questo cambiamento esistono gli elementi utili per farne un modello replicabile e scalabile?
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